Dilettanti ad Atene

La pistola alla tempia

Tsipras ed il suo ministro Varoufakis da buoni cowboy dilettanti, a furia di agitare le pistole in aria, sono finiti con il trovarsi la canna puntata alla tempia. Convinti di avere a che fare con un’Europa di mummie incartapecorite, si sono detti che gliela avrebbero fatta vedere loro cos’era la vera democrazia. Ecco allora spuntare quest’arma formidabile del referendum con cui i “colonnelli di Bruxelles”, i “nazisti tedeschi”, sarebbero schiattati. Il popolo ha diritto di parola, il popolo deve potersi esprimere, il popolo deve decidere. Benissimo e una volta che avranno deciso cosa fare della proposta di Bruxelles, Tsipras e Varoufakis saranno spacciati, perché se i greci diranno si, ovviamente la linea di Syriza sarà stata sconfitta dopo solo pochi mesi di governo, se diranno no, invece Syriza dovrà gestire il panico nel Paese. Perché può essere anche che fra dieci, quindici anni la Grecia si riprenda dallo shock dell’uscita dall’euro, ma fino a quel momento sarà come stare nella repubblica di Weimar proclamata dopo la sconfitta tedesca nella prima guerra. C’è anche un partito fascista in Grecia, è più possibile che prenda il potere quello in uno scenario del genere che lo mantengano il simpatico duo che sta portando la Grecia al disastro. Perché l’Europa avrà tutti i torti che volete, di funzionalità, di visione, di progetto, non vogliamo aggiungere niente a quanto si legge un po’ ogni giorno, ma certo quando la Troika dice che il sistema pensionistico della Grecia è insostenibile, c’è poco di che discutere, la Troika maledetta, ha ragione. È un costo da 13 miliardi l’anno, il 16% della spesa pubblica. La proposta centrale dei creditori era di elevare l’età dell’accesso al vitalizio a 67 anni, oppure a 62 con 40 anni di contribuzione, a partire dal 2022. Un limite, questo da applicare a tutti, con l’eccezione dei lavori usuranti e alle madri con figli disabili. È cosa così improponibile? Significa voler affamare il popolo greco? Circa un greco su sei di età compresa fra i 50 e i 59 è in pensione, un dato che vale quattro volte la media Ue. I cinquantenni che hanno lasciato il lavoro costano 300 milioni al mese e sono il gruppo di pensionati più corposo. Se li può permettere Tsipras? È la domanda a cui domenica darà una risposta il referendum, mostrando quanto la Grecia sia in grado di rendersi conto che bisogna pur far qualcosa per l’Europa, se vogliamo che l’Europa possa fare qualcosa per noi.

Roma, 3 Luglio 2015